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1955. LA NASCITA DEI COLLEGI IPASVI

Il cammino verso il riconoscimento professionale

La nascita dei collegi IPASVI

Viterbo anni ’50 – Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI). L’ostetrica Maria Gasponi Boccolini mentre accudisce un bambino sotto lo sguardo di una collaboratrice.
Foto Burla, fototeca Mauro Galeotti


I Collegi delle infermiere professionali, vigilatrici d’infanzia e assistenti sanitarie visitatrici sono istituiti da un decreto governativo del 29 ottobre 1954, nel clima della ricostruzione post bellica. Nella stessa seduta di Parlamento veniva anche istituita la scuola per infermieri generici, malgrado la figura fosse stata già definita nel 1927.


L’inserimento degli infermieri nell’alveo delle professioni configurava l’assistenza infermieristica come detentrice di conoscenze specifiche, tecniche e deontologiche, inserite in un cammino di professionalizzazione come le altre discipline di sanità. Dal 1955 in poi i Collegi e la Federazione IPASVI avranno un continuo sviluppo, promuovendo la crescita e i cambiamenti della professione infermieristica.


I Collegi furono fortemente voluti soprattutto dalle infermiere che non avevano ancora ottenuto uno specifico riconoscimento professionale, poiché il decreto del 1946 sulle professioni sanitarie le aveva escluse, limitandosi a ripristinare gli Ordini dei medici chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti e a istituire i Collegi delle ostetriche. La professione infermieristica veniva così finalmente riconosciuta come professione intellettuale seppur codificata, giuridicamente, come professione sanitaria ausiliaria.


La maggior parte dei Collegi provinciali avranno alla propria guida di presidenza le assistenti sanitarie che mostravano una marcata autonomia professionale. L’avvio del processo di costruzione dell’Ente di rappresentanza comunque non è facile perché bisognava convincere le infermiere, le assistenti sanitarie visitatrici e le vigilatrici d’infanzia, religiose e laiche, ad iscriversi negli albi professionali. I dati registrati dal Censimento nazionale degli esercenti le professioni sanitarie del 1959 mostrano i buoni risultati raggiunti, ma anche il perdurare di alcune difficoltà.


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