MARISA SICCARDI
“Speleologa” dell’assistenza infermieristica
È importante specializzarsi a livello scientifico e umano”
Marisa Siccardi è una figura emblematica nel panorama infermieristico italiano, con una carriera che abbraccia decenni di impegno e dedizione alla professione. Diplomata infermiera professionale nel 1957, ha ricoperto ruoli di responsabilità distinguendosi per la sua competenza e umanità.
“Far comprendere una professione da amare è difficile, è come far capire a una persona come innamorarsi di un’altra. Deve partire da dentro, bisogna conoscere la professione, i suoi fondamenti e soprattutto avere sempre presente che è certamente una professione scientifica e tecnologica, ma prima di tutto umana. Richiede il rapporto empatico con le persone che ci stanno di fronte, sia a livello formativo che operativo. Se si ha questa predisposizione alla comunicazione, la professione può assumere un grande valore”.
La sua esperienza spazia dall’assistenza ospedaliera e territoriale alla formazione delle nuove generazioni di infermieri, avendo ricoperto il ruolo di Direttore didattico della Scuola per Infermieri Professionali di Sarzana e di docente universitario. Il suo impegno non si è limitato alla professione, ma si è esteso al volontariato, al soccorso alpino e speleologico, dimostrando un forte senso di impegno e responsabilità sociale trasversale rispetto al suo ruolo e lavoro di infermiera.
“Agli inizi degli anni Ottanta c’erano molti medici e anche molti infermieri che ritenevano fosse troppo rischioso avvicinarsi alle persone sieropositive. Invece io collaborai da subito con i gruppi di aiuto, inclusi i circoli dell’Arcigay, perché il primo pregiudizio fu quello che solo le persone omosessuali potevano ammalarsi di Aids, dimenticando però che tramite la trasfusione del sangue si verificavano tanti casi. Collaborai così anche con i gruppi di persone emofiliche. Partecipai alla settima conferenza mondiale sull’Aids, acquisendo molto materiale per la mia formazione e per quella della scuola. Ma una delle lezioni più importanti mi venne da una riunione sulla sieropositività svoltasi a Firenze nella quale ero l’unica infermiera, perché era una riunione di sole persone sieropositive. Dalle storie di ognuno di loro, imparai moltissimo quanto nessun corso universitario mi avrebbe potuto dare sul vivere e sull’andare avanti, verso un miglioramento anche con l’Aids”.
Storie di infermieri
GUARDA TUTTI I VIDEOCiò che mi piacerebbe dire a chi intraprende la carriera infermieristica,
oggi, è che fa uno dei lavori più belli del mondo perché è più in linea con i bisogni della gente di oggi
Edoardo Manzoni