Gli anni Novanta: dalla caduta del Muro di Berlino ai nuovi equilibri geopolitici
Un sobrio realismo connota gli anni Novanta, che iniziano a fare i conti con la globalizzazione. Si dissolve l’URSS, crollano i regimi comunisti e si conclude la Guerra fredda. Domina un clima di incertezza sulle prospettive future.
Si sviluppa e si diffonde Internet e il personal computer entra nella maggior parte delle case e degli uffici. Il fenomeno dei blog, nati nel 1997 negli Stati Uniti, dilaga rapidamente in tutto il mondo.
L’Italia vive il terremoto di Tangentopoli: l’inchiesta Mani pulite scoperchia un sistema di corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti; inizia una nuova fase della politica italiana che, nonostante la Carta costituzionale rimanga inalterata, viene identificata col nome di Seconda Repubblica.
La mafia realizza stragi efferate: nel 1992 a Capaci l’assassinio di Giovanni Falcone e della sua scorta e, nello stesso anno, a Palermo, quello di Paolo Borsellino. Nel 1993 a Firenze esplode la bomba di stampo mafioso all’Accademia dei Georgofili.
L’Italia inverte la propria vocazione di Paese di emigranti e si trasforma in luogo di immigrazione da Paesi dall’Europa orientale, Africa del nord e Albania, da dove l’8 agosto 1991 la nave Vlora attracca al porto di Bari con il suo carico di 20.000 uomini e donne in fuga dopo quarant’anni di dittatura.
Intanto in Europa la popolazione invecchia progressivamente, dinamica, questa, destinata a incidere pesantemente sui futuri assetti politici, economici e sociali.
LA SANITA’
I Decreti legislativi 502/92 e 517/93 e 229/99, noto come “Decreto Bindi” riformano il Servizio Sanitario Nazionale dando avvio all’aziendalizzazione.
Alcune norme, a partire dalla Legge 241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi, rafforzano il principio del miglioramento dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Sulla stessa linea si muovono la Carta dei servizi pubblici sanitari, la tutela dati personali, gli Urp (Uffici relazioni con il pubblico), il consenso informato, il codice di comportamento dei pubblici dipendenti ecc.
L’Università, con la legge 341/90 e con il Decreto Ministeriale 509 del 3 novembre 1999, affronta due importanti riforme che riguardano il diploma universitario, le lauree triennali e quelle specialistiche e uniformano la formazione al livello europeo.
L’OMS, nel 1990, produce due Rapporti; il primo sul Profilo e formazione della General Nurse e il secondo sui Progetti dimostrativi per la pratica infermieristica.
LA QUESTIONE INFERMIERISTICA
Nel 1992 arrivano i primi Diplomi universitari triennali infermieristici avviati in 18 Atenei italiani e si diffondono le Scuole dirette a fini speciali per gli studi superiori.
Negli affollatissimi Congressi nazionali IPASVI vengono tracciate e condivise le linee della politica professionale. Nel 1990 si tiene il IX Congresso e nel 1993 il X Congresso.
Il 1° luglio 1994 scendono in piazza a Roma 50mila infermieri e il 14 settembre 1994 l’allora Ministro della Sanità Raffaele Costa promulga, dopo anni di pressioni e di rinvii, il DM 739/94: nasce così il profilo dell’infermiere che disegna un professionista intellettuale, competente, autonomo e responsabile.
Nel 1997 viene emanato il profilo dell’infermiere pediatrico , seguito dai profili delle altre professioni sanitarie.
Sulla fine del decennio un’altra conquista giuridica completa la trasformazione dell’Infermieristica in professione sanitaria: la Legge 42/99 che abroga il mansionario.
Per tutto il decennio la Federazione IPASVI investe in maggiori servizi per gli iscritti e in comunicazione: nel 1990, avvalendosi della collaborazione di uno staff di giornalisti, pubblica una nuova edizione della rivista L’Infermiere.
Nel 1992 rilancia, coinvolgendo i Collegi provinciali, le celebrazioni della Giornata Internazionale dell’Infermiere e nel 1996 propone il restyling del logo e nello stesso anno, il 12 maggio, propone il Patto infermiere cittadino.
L’IPASVI è tra i primi Ordini ad aprire un proprio sito internet.
L’XI Congresso si celebra nel 1996.
Nel 1998, a tutela dei liberi professionisti, il cui numero aumenta, nasce la Cassa di previdenza professionale, l’ ENPAPI.
Nel 1999 si celebra il XII Congresso e si promulga il terzo Codice Deontologico della professione.
Gli anni Novanta sono gli anni della “teoria infermieristica”. Alla diffusione degli apparati teorici anglosassoni si cominciano ad affiancare teorie italiane che definiscono conoscenza, metodi e strumenti diffusi poi nella crescente letteratura specifica.