GIOVANNA PELIZZOLI
Una risorsa per lo sviluppo dell’infermieristica
Vedevamo pazienti che arrivavano dalla strada o dalla rianimazione. Cominciammo a renderci conto che bisognava occuparsi soprattutto del paziente: questa è la cosa più importante
Giovanna Pelizzoli, detta Vanna, è una figura di riferimento nel panorama dell’infermieristica specialistica italiana, con una profonda esperienza e un ruolo pionieristico nel campo delle Neuroscienze. È stata una pioniera anche nel perseguimento delle specializzazioni con un percorso multidiscilipare.
«In quel momento, l’ospedale di Brescia stava trovando personale che andasse a Parma all’ospedale universitario perché dovevano aprire la Nefrologia e la Dialisi. Io non avevo la più pallida idea di cosa fossero, allora prima di accettare, presi il treno, andai a vedere che cos’era e lì mi resi conto che il professor Rosario Maiorca sarebbe stato il nuovo direttore [..] mi specializzai in nefrologia, dialisi e tecniche emodialitiche. Era il primo in Italia, allora c’erano solo tre ospedali che avevano nefrologia e dialisi. Il mio ospedale guardava al futuro perché voleva creare un’università».
La sua leadership è stata fondamentale per lo sviluppo e il riconoscimento di questa disciplina a livello nazionale, come testimoniato dal suo ruolo di Socio Fondatore e Past President di ANIN, l’Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze: fondata nel 1975, è ancora oggi il punto di riferimento per la crescita professionale e scientifica degli infermieri specializzati in neuroscienze. Grazie al suo impegno costante, Pelizzoli ha contribuito in modo significativo a elevare la qualità dell’assistenza, della formazione e della ricerca rivolta ai pazienti con patologie neurologiche. La sua carriera è un esempio di dedizione alla professione e di visione nel promuovere l’eccellenza nell’assistenza infermieristica.
«Dopo molti anni la nostra rivista NEU è stata indicizzata a livello nazionale ed è stato un grande risultato e riconoscimento perché non era così facile che ciò avvenisse. Successivamente, nel 2018, siamo diventati società scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute: un riconoscimento molto importante per tutti coloro che hanno lavorato al progetto».
Storie di infermieri
GUARDA TUTTI I VIDEOSolleciterei i giovani: è una professione ricca dal punto di vista umano, dal punto di vista professionale che richiede tante virtù. Oggi non si usa più dirlo. Ma soprattutto li solleciterei a farla con passione, perché questo serve ai malati. Io ce l’ho messa tutta
ROSiNA CORVI