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Legge 251, da 25 anni riconosce e afferma autonomia e responsabilità degli infermieri 

Il 10 agosto del 2000 viene emanata la Legge 251 su “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 208 del 6 settembre 2000 sancisce la piena autonomia e responsabilità dell’infermiere nella presa in carico della persona assistita. La normativa in maniera inequivocabile definisce l’infermiere come un professionista autonomo, indipendente e direttamente responsabile dell’assistenza infermieristica, di cui è titolare. Si occupa di analizzare e rispondere ai bisogni di assistenza infermieristica della persona e della famiglia per tutto l’arco della vita. Ne consegue un percorso aperto alla costruzione di nuove competenze professionali e in costante evoluzione.

Nel 2000, la Legge 251 arriva a fissare tasselli importanti nell’iter di riordino della professione sotto più aspetti. Anzitutto consentendo agli infermieri in possesso dei titoli di studio rilasciati con i precedenti ordinamenti di accedere alla laurea di secondo livello in Scienze infermieristiche. Quindi, riconoscendo formalmente la dirigenza infermieristica. Con questa norma, gli infermieri possono accedere alla nuova qualifica unica di dirigente del ruolo sanitario e gestire le attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni, nonché la revisione dell’organizzazione del lavoro incentivando modelli di assistenza personalizzata.