Gli anni Settanta: la strategia della tensione e le grandi riforme
Lo sviluppo tecnico, produttivo, economico esploso negli anni Sessanta comincia a proporre il tema della sostenibilità e della scarsità delle risorse. L’illusione della crescita infinita si scontra con la crisi petrolifera che porterà in Italia l’austerity.
La crescente civiltà della tecnica, tuttavia, non arresta il suo passo. L’informatica entra nella vita quotidiana dei cittadini: nel 1971 viene inviato il primo messaggio di posta elettronica e nascono i moderni computer.
Gli anni Settanta celebrano anche l’inizio dell’era dell’immagine e della comunicazione: le prime videocassette e i primi walkman si affacciano sul mercato e numerose “radio libere” e televisioni private iniziano le loro trasmissioni. “Più che fare, conta comunicare”, sentenzia Andy Warhol.
In Italia, il terrorismo di matrice fascista e quello “rosso” segnano profondamente il decennio. Il 1978 è l’anno del rapimento e dell’assassinio di Moro.
Ma gli anni Settanta portano anche rilevanti riforme per il nostro Paese: l’istituzione delle Regioni, lo Statuto dei lavoratori, il referendum popolare che permetterà il divorzio, il nuovo diritto di famiglia e l’avvio dell’emancipazione femminile, la regolamentazione della interruzione volontaria di gravidanza, la riforma carceraria, l’istituzione del servizio civile in alternativa a quello militare e il diritto di voto a 18 anni di età.
Sono poi gli anni delle grandi crisi che colpiscono il Paese. Nel 1973 a Napoli scoppia un’epidemia di colera che mette in luce le condizioni di abbandono e degrado di molti quartieri della città. Nel 1976 un terremoto colpisce duramente il Friuli-Venezia Giulia.
LA SANITÀ
Nel 1978 nasce Louise Brown, il primo essere umano concepito in provetta. Nel 1973 avviene il primo uso del ciclotrone nella cura contro il cancro in Gran Bretagna.
La situazione della sanità italiana è critica, come testimoniano manifestazioni di protesta e denunce, ma è difficile trovare un accordo.
Poi nel 1978, a ridosso del Natale, dopo anni di dibattiti e scontri politici il Parlamento approva l’istituzione di un Servizio Sanitario Nazionale pubblico mettendo fine all’epoca delle mutue differenziate per categorie.
Con una maggioranza quasi plebiscitaria, quindi, l’Italia entra nel novero dei Paesi che avevano scelto di dotarsi di un sistema nazionale di tutela della salute ponendo la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle malattie tra i primi compiti della Repubblica, come stabilito dalla Costituzione.
Qualche mese prima, con la Legge 180/1978, denominata Basaglia dal nome dello psichiatra triestino del quale raccolse sperimentazione ed esperienza, venivano aboliti i manicomi, prevedendo nuovi percorsi integrati alla società.
LA QUESTIONE INFERMIERISTICA
L’approvazione dell’Accordo di Strasburgo sulla formazione infermieristica e alcune Direttive CEE conseguenti richiedono da subito alcuni interventi sull’ammodernamento del sistema scolastico infermieristico. Nel 1971 (Legge 124/1971) le porte delle Scuole professionali sono aperte agli uomini con la conseguente abolizione dell’obbligo di internato. Vengono rivisti i programmi di formazione e avviene il decentramento regionale in materia di formazione professionale.
Nel marzo del 1974 si aggiornano le mansioni infermieristiche (Dpr 225/1974) con l’inserimento dei tempi e dei metodi di assistenza.
Le comunità infermieristiche cominciano a rafforzare un’identità europea e sviluppano relazioni che consolideranno il sistema ordinistico italiano
È sempre il 1974 quando, grazie a un progetto ideato con l’OMS, a Milano, nasce la terza Scuola Universitaria del Paese.
Nel 1978, con la Conferenza di Alma ATA, l’OMS lancia il progetto “Salute per tutti entro l’anno 2000” sottoscritto da 134 Stati e 67 agenzie internazionali.
La Federazione dei Collegi IPASVI celebra tre congressi nel decennio: 1972, 1975 e 1978 e promulga nel 1977 il nuovo Codice deontologico ). È un testo sintetico, asciutto, ma denso di importanti sottolineature. Resterà in uso per molti anni, probabilmente proprio grazie alla caratteristica di estrema sintesi della formulazione. Il Notiziario della Federazione Ipasvi si arricchisce di nuovi contenuti.